a. il restauro delle coperture, dei prospetti e delle relative fondazioni, fino al 60% della spesa complessiva;

 b. il restauro e l’adeguamento degli allacciamenti alle reti pubbliche (acquedotto, fognatura, ecc.) fino al 20% della spesa complessiva.

 

 a. il restauro delle coperture, dei prospetti e delle relative fondazioni, fino al 60% della spesa complessiva;

 b. il restauro e l’adeguamento degli allacciamenti alle reti pubbliche (acquedotto, fognatura, ecc.) fino al 20% della spesa complessiva;

c. il restauro e l’adeguamento degli elementi comuni di comunicazione verticale e orizzontale, nonché degli spazi collettivi interni all’edificio e degli impianti comuni, fino al 20% della spesa complessiva. 

 

Sono ammissibili gli interventi di recupero primario i cui progetti edilizi:

 a. siano conformi alle norme urbanistico-edilizie comunali e regionali, ed in particolare alla L.R. 29/1998; 

b. configurano interventi di restauro ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera c), del D.P.R. 380/2001 e dell’articolo 2, comma 3, della L.R. 19/2013, con utilizzo esclusivo di materiali e tecniche costruttive tipiche della cultura edilizia locale;

 c. riguardano immobili costruiti in epoca antecedente il 1940 e lavori attivati dopo la data di pubblicazione del presente Bando 2015 (nel caso in cui siano state realizzate modifiche e/o superfetazioni successivamente al 1940, il progetto dovrà includere la rimozione e il ripristino della situazione originaria dell’immobile).

 

Per gli interventi di Recupero Primario sono finanziabili inoltre le spese tecniche (a titolo esemplificativo: progettazione, direzione lavori) e l’I.V.A., solo se il costo è stato effettivamente e definitivamente sostenuto. Il finanziamento è destinato esclusivamente ai Comuni secondo quanto previsto dall’articolo 14 della L.R. n. 29/1998.